E ora?
C'è vuoto, dove ho trascorso
Gran parte della mia vita.
Sono solo nel momento più importante,
nessuno che mi faccia da specchio.
Quaggiù nulla è più lo stesso,
qualcosa s è consumato, esaurito.
E tutto spinge alla solitudine.

Dal giorno del mio sannyas
qualcosa è mutato per sempre.
A un'onda grande e intensa
di gioia e partecipazione,
ora segue un senso di vuoto,
di distanza dalla cose e dalle persone
a cui mi ero legato in tutti questi anni,
nutrendo l'ego di aspettative e di speranze,
alimentando il mio fuoco con il fuoco degli altri.

Ora che sono solo con me stesso,
mi sento come un bimbo smarrito,
che non sa cosa fare, dove andare
ed è duro accettare che non c'è nulla da fare
e nessun luogo dove andare.
Tutto il percorso porta a una strada senza uscita,
perché nessuna strada è mai esistita.

Sono sempre stato solo,
ma non me ne accorgevo,
non volevo saperlo e per questo
mi sono costruito un sentiero in mezzo agli altri
ed ora torno da dove sono venuto,
dalla mia solitudine fanciulla,
alla mia solitudine adulta.
Agosto 2010 (Raccolta Il Percorso)
